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Secondo quanto sancito dall’Accordo di Parigi sul clima, la Svizzera si impegna a ridurre entro il 2030 le proprie emissioni di gas serra della metà rispetto ai valori del 1990. Dopo l’inatteso fallimento subito dalla revisione della legge sul CO2 alle urne il 13 giugno 2021, il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno approvato una legge transitoria, la quale proroga la legge sul CO2 vigente fino a quella data e gli strumenti rilevanti per la protezione del clima fino alla fine del 2024. Al contempo, il Consiglio federale e il Parlamento sono stati incaricati di riesaminare la legge sul CO2 in maniera tale che la Svizzera, nonostante la sconfitta alle urne, possa raggiungere entro il 2030 gli obiettivi di protezione del clima che si è prefissata, tenendo conto degli aspetti criticati dall’elettorato.
Il 15 marzo 2024, il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno approvato un nuovo testo di legge che entrerà in vigore esattamente il 1° gennaio 2025. Tuttavia, la legge sul CO2 rivista risulta notevolmente smussata rispetto alla versione iniziale. Anziché i divieti, come previsto in origine, a contribuire alla riduzione del CO2 saranno gli incentivi economici, gli investimenti nella protezione del clima e il progresso tecnologico.
Video esplicativo (in tedesco): Protezione del clima in Svizzera
Fonte: SRF
La legge sul CO2, sottoposta a revisione nel 2024, garantisce il mantenimento degli strumenti esistenti volti alla riduzione delle emissioni di CO2 in Svizzera. Le tasse d’incentivazione per le emissioni di CO2 manterranno la stessa entità. Una parte dei proventi finanziari derivanti da queste tasse confluirà in un fondo nazionale per il clima, mentre un’altra parte sarà ridistribuita alla popolazione attraverso i premi delle casse malati. Al fine del raggiungimento degli obiettivi climatici, la legge si basa nel complesso su incentivi economici, investimenti nella protezione del clima e progresso tecnologico, omettendo tuttavia ulteriori misure che sarebbero necessarie a tale scopo.
Tasse d’incentivazione per un numero elevato di emissioni di CO2
L’attuale legge sul CO2 manterrà inalterate le tasse d’incentivazione, comportando così, da una parte, un onere considerevole per le persone e le imprese che producono un numero elevato di emissioni di CO2 e, dall’altra, invece, vantaggi economici per coloro che emettono meno. Chiunque consumi combustibili ad alta intensità di CO2, ad esempio i gestori di serre o i proprietari di abitazioni dotate di un sistema di riscaldamento a combustibili fossili, pagherà una tassa d’incentivazione di 120 franchi per tonnellata di CO2 emessa (ovvero circa 30 centesimi per litro di olio da riscaldamento). Queste cosiddette tasse sul CO2 si applicano solo ai combustibili (olio da riscaldamento e gas naturale), mentre i carburanti come la benzina e il diesel sono esenti dalle tasse per motivi politici.
Tuttavia, contrariamente ai piani originari, l’entità delle tasse non è stata adeguata, né sono stati inseriti nella legge tributi aggiuntivi sui carburanti, come ad esempio la tassa sui biglietti aere prevista in origine. Il continuo elevato consumo di combustibili fossili sarà pertanto corretto in via esclusiva attraverso l’aliquota obbligatoria già esistente per gli importatori di carburanti, una parte della quale ricadrà sui consumatori, ma non sarà superiore ai 5 centesimi al litro. L’aumento e l’estensione della tassa sul CO2 avrebbero dovuto portare a una riduzione ancora più rapida delle emissioni di CO2, in linea con gli obiettivi climatici.
Impiego delle tasse
Circa un terzo del denaro ricavato dalle tasse sul CO2 sarà destinato a un fondo nazionale per il clima, che continuerà a promuovere la sostituzione dei sistemi di riscaldamento, le energie rinnovabili e le tecnologie volte a ridurre i gas serra. Il resto sarà ridistribuito alla popolazione attraverso i premi delle casse malati.
In futuro, tutte le aziende, indipendentemente dal settore, potranno essere esentate dalla tassa sul CO2 se si impegneranno a ridurre le proprie emissioni. Finora, questa esenzione dalla tassa sul CO2 è stata negata solo a specifiche aziende di produzione con emissioni di CO2 di media entità (>100 tonnellate di CO2 all’anno).
Queste tasse fungono da incentivo economico per ridurre le emissioni di CO2 da calore, luce ed elettricità fossili, al fine di raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Accordo di Parigi sul clima, che prevede il dimezzamento delle emissioni entro il 2030 e lo zero netto entro il 2050. Ciò includerebbe, tra l’altro, anche il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla legge sulla protezione del clima (LOCli). Per maggiori informazioni sulla LOCli, si veda il box informativo.
Legge sul CO2 vs. legge sulla protezione del clima (LOCli)
La presente «FAQ» approfondisce lo strumento fondamentale della politica climatica, ovvero la legge sul CO2, sottoposta a revisione nel 2024. Questa legge è stata redatta in una nuova versione rivista dal Consiglio nazionale e dal Consiglio degli Stati dopo che il progetto originale è stato respinto dalla votazione popolare del giugno 2021. Nel giugno 2023, l’elettorato svizzero ha approvato alle urne anche la legge sulla protezione del clima. Si tratta dell’originale «Iniziativa per i ghiacciai», che si è tradotta nella legge sul clima e l’innovazione (LOCli), la cui entrata in vigore è prevista per il 1° gennaio 2025, in conformità con la revisione della legge sul CO2. Entrambe le leggi mirano a garantire che la Svizzera adempia gli obblighi internazionali previsti dall’Accordo di Parigi sul clima.
Legge sul clima e l’innovazione (LOCli): La LOCli stabilisce per la prima volta per legge l’obiettivo zero emissioni nette entro il 2050 della Svizzera e include servizi specifici di consulenza e supporto volti a promuovere la decarbonizzazione del Paese. Ciò dovrebbe consentire alla Svizzera di rispettare gli impegni assunti nell’ambito dell’Accordo di Parigi sul clima.
Legge sul CO2: La nuova legge sul CO2 (legge derivata 2025-2030) è la nuova versione del progetto di legge che è stato respinto dall’elettorato svizzero nel giugno 2021. Essa tratta tutti gli aspetti relativi alle emissioni di gas serra in Svizzera e mira a un dimezzamento delle stesse entro il 2030 al fine di raggiungere il primo obiettivo intermedio previsto dall’Accordo di Parigi sul clima.
Fonti:
Legge sul CO₂ vigente (legge transitoria 2022-2024)
Bozza finale della revisione della legge sul CO₂ (2025-2030)
Legge sulla protezione del clima (LOCli)
Legge sul CO2
Legge sul clima e l’innovazione
Per maggiori informazioni sui cambiamenti climatici e sulla protezione del clima in Svizzera, consultate la nostra brochure sul clima.